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le ricette del tagliere dei sapori ed ei saperi

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Formaggi DOP › L'Asiago

Asiago DOP

Asiago DOP  

Il nome “Asiago” deriva dal luogo d’origine del formaggio, l’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, caratterizzato da terreni fertili e ricchi di ottimi foraggi, l’elemento che determina la qualità e le caratteristiche peculiari di qualsiasi formaggio. L’Asiago DOP è un prodotto tipico del Veneto e, fin da tempi antichi, è il formaggio più consumato nella zona di produzione tutelata dal marchio “DOP”. Nell’Altopiano dei Sette Comuni, che corrisponde alla zona che dà il nome all’Asiago, già nell’anno 1000 si produceva un ottimo formaggio utilizzando il latte delle pecore che si spostavano da una zona all’altra dell’acrocoro, cibandosi delle buone erbe di cui erano ricchi i pascoli. Intorno al 1500 con l’ammodernamento delle tecniche di allevamento e il passaggio dallo sfruttamento del pascolo alla cura dei prati da taglio, le pecore lasciarono il posto ai bovini. Durante il dominio della Serenissima molte testimonianze definiscono Asiago come sede di un’importante fiera di lane e formaggi. Nello stesso periodo il latte vaccino si sostituì a quello ovino e fu elaborata quella tecnica casearia che ancora oggi viene seguita nelle malghe altopianesi e che, con la mediazione della moderna tecnologia, si è trasferita anche nei piccoli e medi caseifici disseminati nella zona di produzione. L’Asiago più antico e che maggiormente rispecchia l’austera tradizione dei casari altopianesi è certamente quello d’allevo o stagionato, le cui forme vengono tagliate solo dopo molti mesi di stagionatura, variamente fragrante a seconda della lavorazione e della maturazione. La produzione dell’”Asiago pressato”, con una stagionatura più breve, è stata intrapresa negli anni ‘20. Le forme appena prodotte vengono sottoposte ad una pressatura sotto torchi manuali od idraulici seguento un procedimento adottato già nelle malghe o alpeggi soprattutto nel primo periodo di monticazione del bestiame. Questo prodotto “nuovo” è stato apprezzato dal consumatore moderno che privilegia i gusti dolci e morbidi. La fabbricazione dell’Asiago, che fino alla fine del secolo scorso, era prevalente sull’altopiano omonimo, anche a causa degli eventi bellici della prima guerra mondiale, a poco a poco si estese, nella parte pedemontana, nelle zone di pianura limitrofe ed anche nelle vicine malghe trentine. Certo è, però, che chi vuole ancora ritrovare il sapore di quel “pegorin” (ossia l’Asiago superinvecchiato) menzionato dai malghesi non fa troppa fatica: gratificato anche da un marchio a fuoco, si ritrova quel glorioso Asiago d’allevo che sa competere con i più famosi formaggi stagionati della gastronomia internazionale. L’Asiago DOP è un formaggio a pasta semi-cotta, prodotto con latte di vacca che, in base al sapore, al periodo di stagionatura e al tipo di lavorazione, può assumere la tipologia di Asiago pressato (fresco) e Asiago d’allevo (stagionato). L’Asiago fresco, dal sapore dolce e delicato, è ottenuto con latte intero mentre l’Asiago stagionato, dal gusto più deciso e variamente saporito a seconda dell’invecchiamento (dai 3 ai 12 mesi), si ottiene con latte scremato.

Zone di produzione

Le malghe sull’Altopiano dei Sette Comuni sono oltre 90 e costituiscono, per estensione e per numero, il più importante sistema d’alpeggio dell’intero arco alpino. La legge stabilisce che l’Asiago DOP, oggetto di tutela, deve essere prodotto all’interno di un territorio circoscritto e solo con latte vaccino proveniente da allevamenti della stessa zona. In particolare, la zona di produzione dell’Asiago è identificata nelle province di Vicenza, Trento ed in una parte delle province di Padova e Treviso. La produzione di Asiago è tipica dell’omonimo altipiano, in cui avviene in numerosi caseifici e, nella sola estate (per il tempo di vegetazione delle erbe spontanee), nelle caratteristiche malghe di proprietà privata o, più spesso, collettiva, in virtù di usi civici antecedenti la formazione del diritto statuale italiano e da esso recepiti come fonte normativa di tipo consuetudinario. Il vero Asiago DOP è sempre e solo quello contrassegnato dalla marchiatura del Consorzio Tutela impressa sul bordo. Quindi, se non c’è la marchiatura ben visibile sul bordo della forma, non è Asiago DOP.

Le ricette pubblicate
  1.  Bortellina (burteleina)
  2.  Bortellina di Bettola (Burtlena)
  3.  Anolini piacentini (anvëin)
  4.  Tortelli con la coda (turtei cu la cua)
  5.  Pisarei e fasò
  6.  Mezze maniche ripiene
  7.  Panzerotti alla piacentina
  8.  Tagliatelle con la ricotta fresca
  9.  Tagliatelle in salsa di noci
  10.  Spaghetti alla chitarra con ragù d'anatra
  11.  Spaghetti alla carbonara
  12.  Carbonara al pesce spada
  13.  Spaghetti aglio, olio e peperoncino
  14.  Spaghetti alla trinacria
  15.  Spaghetti alla chitarra con uova di lompo e bottarga
  16.  Ziti con le polpette della nonna
  17.  Maccheroni al crudo con zucca e ricotta salata
  18.  Paccheri con pomodoro fresco e ricotta salata
  19.  Pappardelle con funghi porcini e speck
  20.  Pappardelle con speck d'anatra e funghi porcini
  21.  Gnocchi di patate con speck e scamorza affumicata
  22.  Risotto alla zucca
  23.  Risotto agli asparagi
  24.  Risotto con salsiccia
  25.  Risotto al Gutturnio con fonduta di Castelmagno
  26.  Risotto primavera
  27.  Bomba di riso con piccioni
  28.  Minestra di riso e spinaci
  29.  I Testaroli
  30.  Farfalle primavera
  31.  Insalata primavera
  32.  Pollo in salsa tonnata 
  33.  Tris di frittate
  34.  Insalata di pollo
  35.  La vignarola romana
  36.  Insalata di polpo e patate
  37.  Polenta con mozzarella e pomodori
  38.  Polenta con i ciccioli
  39.  Polenta ai formaggi
  40.  Polenta con uovo al formaggio e tartufo
  41.  Polenta con brasato di asinina e funghi
  42.  Couscous "margherita"
  43.  Couscous con pollo al curry, asparagi e zucchine
  44.  Picula 'd caval
  45.  Anatra arrosto
  46.  Brasato di petto d'anatra in carpaccio
  47.  Tasca di vitello farcita
  48.  Coniglio alla piacentina
  49.  Fesa di tacchino con olive e speck
  50.  Fegato alla veneziana
  51.  Filetto al pepe verde
  52.  Costine di maiale sfumate
  53.  Braciola di maiale saporita
  54.  Anguilla spaccata ai ferri
  55.  Pizza bianca agli asparagi
  56.  Crostini di lardo e finocchio
  57.  Lardo battuto (Pistà ad Gras)
  58.  Acaraje
  59.  Ananas speziato
  60.  Ciambella (buslàn)
  61.  Mosto d'uva cotto
  62.  Torta di mele
  63.  Torta di riso senza zucchero
  64.  Ciambellone al cioccolato
  65.  Torta Sacher o Sachertorte
  66.  Turtlitt
  67.  Macedonia sotto spirito

Menù speciali

  1. Le ricette legate a Parmentier 
  2. Il pranzo di Pasqua
  3.  A tavola con il diabete