“Alla Mensa del Signore”, da Raffaello a Tiepolo

In mostra dal 3 settembre 2011 all’8 gennaio 2012 alla Mole Vanvitelliana di Ancona dipinti, sculture e arazzi realizzati dal Cinquecento al Settecento sul tema dell’Ultima cena e dell’eucaristia.

La Mole Vanvitelliana di Ancona ospita, dal 3 settembre all’8 gennaio, la mostra “Alla mensa del Signore. Capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo”, promossa e realizzata dal Comitato organizzatore del XXV Congresso Eucaristico Nazionale in collaborazione con la Regione Marche. L’esposizione, a cura di Giovanni Morello e Vittoria Garibaldi, si avvale della collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha fornito la sua assistenza attraverso la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Regione Marche, e del contributo dei Musei Vaticani, mediante il contributo culturale, scientifico e artistico di Antonio Paolucci, direttore, e di Micol Forti, curatore della Collezione di Arte Contemporanea.

Dipinti, sculture e arazzi di grandi artisti che vanno dal Cinquecento al Settecento, con una sezione dedicata all’arte contemporanea per indagare il tema dell’Ultima Cena, non tralasciando i momenti dell’istituzione dell’Eucarestia e della Comunione degli Apostoli; in undici sezioni si snoda il percorso espositivo, cha vanta opere provenienti dai più grandi musei italiani e in mostra per la prima volta, soprattutto a causa delle dimensioni di alcune, esposte eccezionalmente in occasione del loro trasferimento per interventi di restauro.

La mostra apre con la sezione dedicata alle Nozze di Cana, soggetto di due  immense tele, una realizzata dal Padovanino, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia, l’altra da Nicola Maria Rossi, proveniente dalla Chiesa dell’Annunziata di Piedimonte Matese. Seguono le sezioni dedicate all’istituzione dell’Eucaristia, all’Ultima Cena, al ricordo del Cenacolo, alla Comunione degli Apostoli, alla Cena in Emmaus, alla processione dell’Eucaristia, alla custodia dell’Eucaristia, alle allegorie eucaristiche, all’Eucaristia nell’arte del Novecento. Tra le opere La carità, parte della predella della Deposizione Baglione di Raffaello, proveniente dai Musei Vaticani; l’Ultima Cena e altre scene di Luca Signorelli, provenienti dalle Gallerie degli Uffizi; l’arazzo con l’Istituzione dell’Eucaristia di Rubens, proveniente da Ancona; l’Ultima cena del Tiziano, proveniente dalla Galleria Nazionale di Urbino; la Comunione di Santa Lucia del Tiepolo, proveniente da Venezia; l’Ultima cena del Tintoretto, proveniente dalla chiesa di San Trovaso in Venezia; l’Istituzione dell’Eucaristia e Comunione degli Apostoli di Federico Barocci, provenienti da Urbino e da Roma; l’Ultima Cena dell’Empoli, proveniente da Firenze; l’Ultima Cena di Simon Vouet, proveniente da Loreto; la Comunione degli Apostoli di Marco Palmezzano, proveniente da Forlì e la Processione del SS. Sacramento di Guido Cagnacci, proveniente da Saludecio.

Un consistente omaggio all’Ultima Cena realizzata da Leonardo da Vinci all’interno del Refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano è riscontrabile nell’esposizione del complesso scultoreo in legno dipinto, realizzato da Andrea da Milano e Alberto da Lodi fra il 1528 ed il 1532. L’opera è costituita da tredici figure, Cristo e gli Apostoli, e prende come modello l’affresco di Leonardo. Una presenza straordinaria in quanto l’opera, proveniente dal Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, non è stata mai spostata se non, come in questo caso, per motivi di restauro. Le altre due opere che fanno da cornice al maestoso gruppo scultoreo sono la copia settecentesca del grande arazzo vaticano raffigurante il Cenacolo di Leonardo, proveniente dagli appartamenti vaticani, e la tela di Cesare Magni, anche quest’ultima raffigurante l’Ultima Cena leonardesca, proveniente dalla Pinacoteca di Brera.

La sezione conclusiva è dedicata alle allegorie eucaristiche; in mostra la celebre Visione di San Bernardo del Grechetto, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Cella di Sampierdarena e il Miracolo del corporale di Andrea Sacchi, proveniente dalla cattedrale di Macerata, nella sua epoca considerata come il cartone preparatorio, realizzato dall’artista, per la trasposizione dell’opera in mosaico per l’altare di San Pietro. Sono inoltre in mostra opere realizzate da maestri del XX secolo: la Porta di Tabernacolo di Georges Rouault dei Musei Vaticani; la Cena in Emmaus di Ardengo Soffici dei Musei Vaticani; Ultima Cena di Aligi Sassu, Cartone con Angelo eucaristico di Carlo Mattioli, ed Emmaus di Franco Gentilini, proveniente da Assisi. Correda l’esposizione l’oggettistica, selezionata accuratamente da Gabriele Barucca della Soprintendenza di Urbino, proveniente dal vasto tesoro di oggetti liturgici conservati nelle diocesi marchigiane.