Medioevo in Piazza Borgo
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La piazza del medioevo uno spazio monofunzionale, concepito e realizzato per ospitare una sola, specifica funzione. La città medioevale ha pertanto varie piazze, ciascuna a servizio di un edificio importante: la piazza sagrato è funzionale alle manifestazioni religiose e all'esaltazione dell'edificio sacro; la piazza civica per le adunanze civili e le assemblee politiche; la piazza del mercato per le attività economiche. Dal punto di vista architettonico i medievali avevano idee chiarissime, ma molto diverse sia rispetto ai loro predecessori romani, sia rispetto ai loro successori del rinascimento o dell'età barocca o moderna. Essi non costruivano sulla base di uno schema astratto, da applicare sul terreno, su un progetto come facciamo noi (e come già facevano gli architetti romani). La forma ch'essi davano ai loro edifici, alle loro strade, a tutte le loro costruzioni era invece il risultato di una serie di scelte fatte di volta in volta sistemando, aggiustando, modificando il tessuto edilizio in cui intervenivano. Le loro città, le chiese, le piazze, le vie, crescendo in modo organico, simile cioè a quello di un organismo vivente che rimodella, risistema, sostituisce, inserisce in maniera continua le parti vecchie, non più funzionali, con altre nuove, efficienti, ma procedenti dalla stessa logica, perfettamente compatibili e integrabili. Lavorando in questo modo i capimastri del Medioevo curavano nel migliore dei modi i rapporti tra queste piazze e gli edifici, le dimensioni delle vie, l'andamento del terreno, il panorama all'intorno, la circolazione della gente in questi spazi. Ai nostri occhi, le piazze medioevali appaiono irregolari, con sporgenze e rientranze, variazioni di dimensioni e di livello casuali, immotivati. Ma, se le guardiamo come parti funzionali di un unico organismo vivente, esse appaiono perfettamente logiche, razionali, adatte alle funzioni che dovevano svolgere e all'insieme del tessuto cittadino e naturale in cui si inserivano. In gran parte, le funzioni che la piazza assunse nel Medioevo, il suo compito all'interno della città, non sono cambiate fino quasi ad oggi.
La piazza è sempre stata una realtà molto significativa della vita di una città, è un simbolo, una bandiera, tanto che di alcune città ricordiamo il nome della loro piazza principale senza averle mai visitate. La piazza è il palcoscenico della vita di una comunità, è il luogo in cui essa si rappresenta, ed è anche uno degli specchi più sinceri e sicuri del modo di vita, degli atteggiamenti caratteristici, delle manie e delle mode di una società. La piazza è un posto in cui sostare per godere il sole o l'alternativa ad una casa troppo stretta o troppo vuota; è la succursale della propria bottega, un luogo di esposizione di opere d'arte, o il luogo ideale per il mercato; è il luogo dove le emozioni private possono trasformarsi in manifestazioni di massa o in grandi festeggiamenti, in espressioni dell'orgoglio municipale.
MEDIOEVO in Piazza Borgo
Ora venerdì 24 giugno · 20.30 - 23.30
Creato da Panetteria Rasparini
Rievocazione storica, culturale e gastronomica a scopo benefico:
Spettacolo in piazza con cena servita ai tavoli (su prenotazione).
Menù con 4 gustose portate in tema medievale.
Vini DOC " Azienda agricola Il Poggiarello " e " Cantine 4 Valli ".
Biglietti d'ingresso per spettacolo e cena (bevande incluse) euro 40,00 bambini fino a 6 anni ingresso gratuito.
Prevendita e prenotazioni presso i negozi del Borgo:
Adriana Ghelfi Liste Nozze
Bar Tazza d'Oro
Cartolibreria Fagnola
Cartolibreria Stucchi
Farmacia Fiorani
Panetteria Rasparini
info: botteghedelborgo@hotmail.com
Con il ricavato della serata, verrà fatta un'offerta alla Chiesa di Santa Brigida per il rifacimento del tetto.
I Venerdì Piacentini, quest'anno si chiameranno "Shopping nights"
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Con la collaborazione dei titolari di bar, pub, caffetterie, ristoranti e commercianti in genere del centro storico di Piacenza, viene varata la rassegna estiva dei "Venerdì piacentini" da quest'anno anche "Shopping nights".
Dalla collaborazione tra commercianti, ristoratori, titolari di esercizi pubblici in generale, e naturalmente gli amministratori comunali, prende il via un’iniziativa volta a rivitalizzare il centro storico e dare nuova linfa all'economia piacentina.
I "Venerdì piacentini" dovevano prendere il via venerdì 10 giugno con una prima serata di "presentazione" che vedeva gli eventi concentrati in modo particolare in alcuni punti del centro storico e la facoltà per i commercianti di tenere o meno aperti i negozi. Ma è stata una partenza sfortunata con tutti gli spettacoli annullati per la pioggia e che ha costretto gli organizzatori ha spostare l'inizio della kermesse a venerdì 17 giugno, nella speranza che si possano svolgere le prossime serate di “Shopping nights”, con gli eventi dislocati all'interno di tutto il centro storico e possibilità di fare acquisti.
Il progetto dell'edizione 2011 vuole valorizzare la creatività giovanile e dare spazio a performances artistiche e musicali originali, con preferenza per la musica acustica e spettacoli itineranti. I titolari di bar, pub, ristoranti, attueranno a loro volta iniziative d'attrazione per i cittadini allo scopo di coinvolgere anche un pubblico non strettamente piacentino, in modo da favorire il più possibile l'afflusso verso i negozi e i locali.
Al fine di ricompensare, almeno in parte, i residenti del centro storico per il disagio che queste serate possono arrecare, è lodevole la proposta formulata da una commerciante perchè in occasione dei Venerdì piacentini sia riconosciuto uno sconto particolare agli acquirenti residenti. nelle zone del centro.
Le ricette pubblicate
- Bortellina (burteleina)
- Bortellina di Bettola (Burtlena)
- Anolini piacentini (anvëin)
- Tortelli con la coda (turtei cu la cua)
- Pisarei e fasò
- Mezze maniche ripiene
- Panzerotti alla piacentina
- Tagliatelle con la ricotta fresca
- Tagliatelle in salsa di noci
- Spaghetti alla chitarra con ragù d'anatra
- Spaghetti alla carbonara
- Carbonara al pesce spada
- Spaghetti aglio, olio e peperoncino
- Spaghetti alla trinacria
- Spaghetti alla chitarra con uova di lompo e bottarga
- Ziti con le polpette della nonna
- Maccheroni al crudo con zucca e ricotta salata
- Paccheri con pomodoro fresco e ricotta salata
- Pappardelle con funghi porcini e speck
- Pappardelle con speck d'anatra e funghi porcini
- Gnocchi di patate con speck e scamorza affumicata
- Risotto alla zucca
- Risotto agli asparagi
- Risotto con salsiccia
- Risotto al Gutturnio con fonduta di Castelmagno
- Risotto primavera
- Bomba di riso con piccioni
- Minestra di riso e spinaci
- I Testaroli
- Farfalle primavera
- Insalata primavera
- Pollo in salsa tonnata
- Tris di frittate
- Insalata di pollo
- La vignarola romana
- Insalata di polpo e patate
- Polenta con mozzarella e pomodori
- Polenta con i ciccioli
- Polenta ai formaggi
- Polenta con uovo al formaggio e tartufo
- Polenta con brasato di asinina e funghi
- Couscous "margherita"
- Couscous con pollo al curry, asparagi e zucchine
- Picula 'd caval
- Anatra arrosto
- Brasato di petto d'anatra in carpaccio
- Tasca di vitello farcita
- Coniglio alla piacentina
- Fesa di tacchino con olive e speck
- Fegato alla veneziana
- Filetto al pepe verde
- Costine di maiale sfumate
- Braciola di maiale saporita
- Anguilla spaccata ai ferri
- Pizza bianca agli asparagi
- Crostini di lardo e finocchio
- Lardo battuto (Pistà ad Gras)
- Acaraje
- Ananas speziato
- Ciambella (buslàn)
- Mosto d'uva cotto
- Torta di mele
- Torta di riso senza zucchero
- Ciambellone al cioccolato
- Torta Sacher o Sachertorte
- Turtlitt
- Macedonia sotto spirito
Menù speciali